Santuario Maria SS. di Costantinopoli

Il Santuario deve il suo nome alla venerazione di una tavola in legno raffigurante la Santissima Vergine con il Bambino. La tradizione narra, che nel 1453 l’icona fu rinvenuta su una spiaggia nelle acque di Salerno, in seguito ad un naufragio di un’imbarcazione mercantile scampata dalla caduta di Costantinopoli in mano ai turchi, avvenuta il 29 maggio dello stesso anno. La stessa tradizione, racconta che un muratore rinvenne la tavola, mentre era intento a procurarsi dell’arena per il suo lavoro, colpì con il badile la tavola e all’improvviso rimase paralizzato, le sue urla fecero accorrere molte persone, che si adoperarono a scavare nella sabbia, finché non spuntò l’icona della Madonna, che venne immediatamente portata nella vicina Chiesa di Sant’Agostino.

da Historiarum Epitome de Rebus Salernitanis di Antonio Mazza (1681)

«Nel Chiostro di questo Cenobio [degli eremitani di S. Agostino] si venera con grandissima devozione l’Immagine della miracolissisima Vergine di Costantinopoli nel 1453 conosciuta per prima a Salerno e di lì si propagò la devozione della Sacra Vergine di Costantinopoli per ogni dove».
«Infatti alcuni pii mercanti, presa Costantinopoli dai Turchi, sottrassero sacre reliquie e venerabili immagini al ludibrio dei barbari e, in particolare, la sopraddetto immagine della Beata Vergine; messala su di una nave erano partiti per Napoli; fatto naufragio nel golfo di Salerno, e sfasciatasi la nave sulla spiaggia di Salerno, tutto andò perduto con pochi superstiti e la Sacra Immagine [l’icona della Vergine col Bambino] restò sepolta nei pressi delle mura della città».
«Placata la tempesta, un muratore, com’è costume della città, scavando la rena sulla spiaggia, colpì per caso con la zappa la Icone sul sopracciglio e nello stesso momento le sue braccia furono paralizzate ed egli restò immobile. Alle sue grida e ai suoi lamenti, moltissimi accorsero e cercandone la causa, scavarono nella sabbia e scoprirono la Sacra Immagine, riconosciuta dai marinai sopravvissuti che l’avevano portata via da Costantinopoli. Anche i Padri Agostiniani, che stavano presso la spiaggia vicino alle mura, meravigliati di tanto miracolo, accorrono e, desiderando portare l’immagine nella loro Chiesa, subito dispongono una processione, con salmi e inni: le campane della chiesa, senza che nessuno le toccasse, suonarono a festa, e allora con venerazione la collocarono nella cappella dello Spirito Santo della Famiglia Mazza, dove il giorno dopo non fu ritrovata; ma fu trovata in una stalla dove i Principi salernitani tenevano i cavalli, che furono trovati inginocchiati davanti alla Sacra Icone. Riportatala di nuovo nella Chiesa, di nuovo essa fu trovata nella stalla, che i Padri fecero trasformare in una adorna cappella ed è assiduamente venerata dai fedeli».