Prima Domenica di Avvento | Step 2

L’anno liturgico è introdotto da un messaggio di attesa, dalla speranza “escatologica” del ritorno di Dio in mezzo al suo popolo. Questa attesa trova il suo compimento nell’evento dell’incarnazione: il Figlio di Dio si fa carne.
Nel Vangelo di Luca il discorso apocalittico (o escatologico) si estende dal v. 5 al v. 38 del capitolo 21. Il discorso prende le mosse dall’osservazione delle “belle pietre” del tempio e dal gesto di offerta di doni votivi da parte di alcuni. Gesù annuncia la distruzione del tempio (v. 6) e alla domanda dei discepoli sui tempi dell’avverarsi di tale predizione (v. 7), il Maestro non risponde ma insegna “come” prepararsi agli eventi finali.
Leggi con attenzione il vangelo di questa domenica. Apri la tua bibbia e cerca i versetti indicati nella liturgia:
25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
34 State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35 come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Nel discorso sulle “realtà ultime” sono impiegati diversi simboli: espressioni di un modo di scrivere tipo del tempo in cui visse Gesù, il genere apocalittico. Apocalisse significa “rivelazione”. Il linguaggio nella sua ricchezza di simbolismi e raffigurazioni a volte catastrofiche e di effetto, vuole indicare l’intervento di Dio che si comunica nella nostra storia.
L’invito è all’attenzione: “state bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni…“. I verbi coniugati all’imperativo sono particolarmente significativi. Prova a sottolinearli nella tua bibbia e, poi, scrivili nello spazio sottostante o nel tuo taccuino: