Chiesa del SS. Crocifisso

L’Eglise du Saint-Crucifix

Die “Crocifisso” – Kirche

Church of SS. Crocifisso

La chiesa di S. Maria della Pietà (X-XI sec.) ha preso l’attuale denominazione di SS. Crocifisso dal 1° marzo 1879, quando vi si trasferì la parrocchia omonima istituita nel 1857 nella chiesa di S. Benedetto. Il titolo della parrocchia era derivato dall’antico Crocifisso ligneo del II secolo venerato nella chiesa di S. Benedetto. La preziosa tavola, in seguito alla soppressione del monastero avvenuta nel 1807, subì numerosi spostamenti per giungere alla chiesa del SS. Crocifisso, dove rimase fin quando fu acquisita tra le opere del Museo Diocesano. Il Crocifisso oggetto di profonda venerazione popolare è comunemente detto di Pietro Barliario, perché una leggenda vuole che costui, mago ed alchimista, si fosse convertito pregando tre giorni e tre notti davanti al Cristo che, in segno di perdono, aprì miracolosamente gli occhi e staccò il capo dal legno.

Mancano documenti che precisano l’origine della chiesa e la prima notizia è solo del 1622, quando venne consegnata dal Cardinale Lucio Sanseverino alle Clarisse di Pisantanova, entrate in possesso dell’omonimo adiacente monastero. La facciata della chiesa, che presenta tre portali sormontati da un ovulo, monofore ed un timpano, è stata ricostruita negli anni ’50 in sostituzione di quella realizzata dal Comune di Salerno nel 1928 insieme all’antistante piazzetta. Sulla destra è il campanile a pianta rettangolare con finestrelle e dieci monofore in corrispondenza della cella campanaria, che presenta un ovulo per ogni lato.

L’interno si presenta a pianta basilicale con tre absidi e tre navate di cui la centrale, più alta, ha una copertura a capriate di legno mentre le due laterali hanno la volta a crociera. Le tre navate sono scandite da due ordini di archi a tutto sesto in muratura listata, sorretti da sei colonne di spoglio, con fusti e capitelli diversi. Il colonnato, con le arcate ed il cornicione di tufo giallo che lo sormonta, rappresenta un’altra evidenza dell’antica origine della chiesa. Al di sopra del cornicione, negli spazi tra le monofore, vi sono pitture ad olio raffiguranti santi e sante francescani, eseguite quando la chiesa fu affidata alle Clarisse.

Nell’abside centrale un grande mosaico realizzato nel 1961 riproduce l’affresco originale della Crocifissione che si trova nella cripta. Nell’abside di destra, al di sotto dell’altare, vi sono affreschi del XVI-XVII secolo raffiguranti S. Clemente, S. Paolina e S. Cassiano, al di sotto dei quali sono esposte le rispettive reliquie. Dalla navata di destra si accede alla sottostante cripta, scoperta nel 1950, ma della quale già si aveva notizia nel 1927.